[:it]In Serbia cresce la convinzione di potersi posizionare come destinazione turistica di punta per la salute e il benessere.
Da una parte ci sono numerose terme, una natura in buona parte incontaminata, buoni medici e prezzi abbordabili; dall’altro, impianti vecchi, nonché mancanza di denaro, leggi, ambizione e impegno pubblico. Il turismo della salute è in continua crescita e sul mercato mondiale vale decine di miliardi di euro: la Serbia si può inserire in questo segmento, ma deve farne un marchio nazionale. Questa è la convinzione di Mine Music di Balkan medical travel ,che nelle settimane scorse ha organizzato l’incontro “Health forum” a Belgrado. Il potenziale maggiore risiede negli impianti termali e, in particolare, nei settori del turismo dentale e dei centri di riabilitazione.
Il turismo termale è uno dei nove prodotti turistici prioritari, per il cui sviluppo la Serbia ha adottato la Strategia per lo sviluppo del turismo per il periodo 2005-2015. Secondo Music, negli anni scorsi è stato fatto pochissimo per questo settore; negli ultimi 24 mesi è stato realizzato qualcosa, ma molti passi sono ancora da compiere, come cambi delle normative in materia. In particolare, bisognerebbe rafforzare la cooperazione tra pubblico e privato. Un altro fattore chiave è costituito dalle assicurazioni, i cui pacchetti dovrebbero comprendere i prodotti del settore del turismo del benessere.