Ebbene sì, lo ammetto: quando ho deciso di visitare Belgrado, non l’ho fatto perché mi attraeva la città; non avevo la minima conoscenza di questa capitale, né delle sue attrazioni tanto meno della sua offerta turistica. No, quando ho deciso di visitare Belgrado, sono partita perché, molto semplicemente, il volo è costato veramente una miseria. In questo caso, evviva la Wizz Air

Ed è stata proprio questa misera conoscenza che ha reso la vacanza una piacevolissima sorpresa: la città è stata una continua scoperta, un vero smacco a tutti coloro che, prima di partire, ci apostrofavano con: ‘ma che vai a fare in Serbia! C’è la guerra! E’ pericoloso!’ …la sagra della disinformazione, insomma. Ma continuiamo

Siamo partiti alla volta della capitale serba nei primi cinque giorni di un torrido novembre, periodo ottimale per chi vuole viaggiare a basso prezzo: prenotando a giugno, un volo a/r tutto compreso è costato 40 euro. Cinque giorni sono in realtà troppi, la città si visita benissimo in tre.

Non ci ha stupito il fatto di non aver trovato neanche un italiano sul volo, anzi, non incontrare neanche un connazionale in tutta la vacanza è stato estremamente piacevole! Non me ne vogliate  colleghi viaggiatori, ma conoscete meglio di me lo standard comportamentale dell’italiano medio in viaggio. Belgrado è una meta che si riempie come tutte nei mesi estivi, agosto prima di tutti, ma durante il resto dell’anno è frequentata esclusivamente da serbi, croati, sloveni e bosniaci, che vi confluiscono in massa grazie alla sua prosperosa vita notturna.



Come arrivare

Come appena detto Belgrado è servita dalla compagnia low cost Wizz Air, in partenza solo da Roma Fiumicino; un bus navetta in partenza ogni ora vi porterà direttamente in centro città al costo di 160 DIN (1,60€), come anche l’autobus di linea 72, al costo di 50 DIN (0,50€). I taxi sono abbastanza economici e hanno la tariffa fissa di 9€ circa per la tratta aeroporto-centro città, ma fate attenzione: ci sono moltissimi abusivi, i taxi ufficiali sono riconoscibili dalla targa blu ovale sul tetto con simbolo della città. Altre compagnie che servono Belgrado dall’Italia sono Adria Airways da Torino, Alitalia e Jat Airways (compagnia di bandiera serba) da Roma Fiumicino e Milano Malpensa.

Dove alloggiare

Belgrado pullula di ostelli, alberghi e piccole pensioni per tutte le tasche, dunque non avrete problemi a riguardo. La ricettività è inoltre, come i trasporti, molto economica. Io ed il barbone scapestrato abbiamo alloggiato al fenomenale Hostel Captain tramite booking.com, al prezzo di 17€ a persona in camera matrimoniale. L’alloggio è stato decisamente uno dei punti forti della vacanza: a cinque minuti esatti a piedi da Knez Mihailova, via principale, ma situato in posizione tranquilla in un viale alberato; ostello piccolo (neanche dieci camere) ma di un’accoglienza fuori dal comune, a partire prima di tutto dai ragazzi e ragazze che vi lavorano; noi abbiamo preso una matrimoniale, ma ci sono posti letto in dormitori da sei a meno di 15€. Se volete soluzioni ancora più economiche, non mancano ostelli da meno di 10€ a notte, come l’Hostel Fair, GO2 Hostel Belgrade e Dream Hostel. Il mio personalissimo consiglio è di spendere quei 5€ in più per soggiornare al Captain: posizione ottimale, e un calore ed accoglienza che difficilmente dimenticherete.

Cosa visitare

La grande sorpresa del viaggio è stata senza dubbio la bellezza della città: non conoscevamo niente delle sue attrazioni ]abbiamo steso un minuscolo itinerario neanche due giorni prima di partire lasciando tutto all’improvvisata. Ed è proprio quello che vi consiglio di fare: Belgrado è una città in cui è bello perdersi, osservare il suo vero volto al di là della solita via principale dilaniata dai negozi. L’attrazione principale è senza dubbio la Kalemegdan Fortress ed il parco che la circonda: una costruzione imponente che domina la città dall’alto, situata in cima alla collina che domina la confluenza dei due fiumi su cui sorge, il Danubio e la Sava, dove troverete un vero e proprio museo all’aria aperta che ospita decine e decine di carri armati, cannoni e strumenti di guerra. La guerra che ha dilaniato questo Paese (tanto da far credere ad alcuni che in città girano zingari slavi coi fucili) ha lasciato un’impronta indelebile su Belgrado, e quel che ne rimane oggi è valorizzato in questa esposizione all’aria aperta e al vicino Museo di storia militare, situato nella fortezza (ingresso 100 DIN, 1€). Si rammenta che la visita della fortezza è gratuita. Oltre ciò valgono una visita la Chiesa Ortodossa di San Sava, il museo Nikola Tesla e, naturalmente, la tradizionalissima Skadarlija, trionfale via del quartiere degli artisti letteralmente invasa di ristoranti e locali, in cui la parola d’ordine è tipicità. Da evitare la visita al Museo Nazionale: in ristrutturazione da circa dieci anni, al pubblico sono aperte solo esposizioni temporanee di dubbio valore (quando siamo entrati c’era solo una mostra di fotografie che ritraevano rovine di monasteri…). Non ne vale la pena, parola di viaggiatrice. Se veramente volete tuffarvi nel vero volto di Belgrado, non potete mancare una visita alla municipalità di Zemun, il principale e più antico dei comuni che compongono la città: raggiungibile in quindici minuti di autobus dal capolinea a Brankov Most (bus 82 e 84 se la memoria non mi inganna), scendete tre o quattro fermate dopo che il Danubio sarà scomparso dalla vostra vista e una volta lì esplorate, perdetevi negli antichi vicoletti e parchi, salite sul pendio del colle fino a raggiungere la Torre del Millennio, da dove potrete ammirare il miglior panorama sull’intera città vecchia: una volta su potrete riposarvi nel piccolo pub a fianco della torre, vero e proprio ‘bettolone’ dai tavoli in legno dove un ottimo mezzo litro di Jelem costa 100 DIN! Un vero tuffo nel passato e personalmente, la zona che mi ha colpito di più.



Mangiare e bere

Ah, la gastronomia locale: un punto di primaria importanza in ogni mio viaggio.E Belgrado da questo punto di vista soddisfa il palato di ogni viaggiatore, proponendo in ogni ristorante ottimi piatti di cucina locale a prezzi veramente irrisori. Cosa c’è di meglio di un pranzo a base di cucina 100% serba, dove il massimo che si riesce a spendere (bevande incluse) è dieci euro a persona? Belgrado non pone difficoltà nel trovare locali tipici, situati veramente ovunque, anche a ridosso del centro; ed i prezzi sono veramente bassi, un piatto di carne con contorno di patate raramente supera i 500 DIN, circa 5 euro. Se volete vivere un’esperienza gastronomica ultrasensoriale, cenate su uno degli innumerevoli ristoranti sui barconi ancorati al Danubio: qualche euro in più per una vista indimenticabile sulla fortezza e la città vecchia.Skadarlija avrete l’imbarazzo della scelta, ma i prezzi salgono leggermente, anche se difficilmente riuscirete a spendere più di 15 euro per una cena! In più sarete letteralmente storditi dall’enorme numero di bar e pub, dove i cocktail costano 2,50 euro e la birra non più di 2 euro per mezzo litro. L’apoteosi sensoriale del viaggiatore low cost.

Il popolo serbo

Spendere poco, ed essere trattati egregiamente: a Belgrado è possibile. In tutti i miei viaggi non credo di aver mai trovato persone tanto gentili, disponibili e servizievoli come in Serbia, a discapito di tutti i pregiudizi! Non parlavano quasi per nulla l’inglese ma cercavano sempre di farsi capire, vengono a chiederti se hai bisogno di aiuto quando ti vedono con una mappa in mano, quando ti servono da bere e da mangiare ti guardano sempre negli occhi con un sorriso: una cordialità difficile da trovare oggigiorno. Torniamo a Roma con la consapevolezza di aver trovato un piccolo gioiello!

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